Come funziona l'occhio umano?

L’occhio è uno degli organi più sofisticati del nostro corpo, sicuramente uno dei più importanti dei nostri cinque sensi. Direttamente collegato al cervello, l’occhio è un globo rotante che ci consente di catturare la luce, analizzarla e interagire con il nostro ambiente. Spesso paragonato all’obiettivo di una macchina fotografica il suo corretto funzionamento ci permette di avere una corretta percezione visiva di quello che ci circonda.

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A livello anatomico l’occhio è considerato uno degli organi più interessanti e strutturati del nostro corpo, nonostante le sue ridotte dimensioni. Guardandolo frontalmente noterai una membrana bianca, detta sclera , una parte colorata chiamata iride ed infine una parte scura comunemente riconosciuta come pupilla. L’iride determina quindi il colore dei nostri occhi mentre la pupilla ha la funzione di regolare la quantità di luce che entra all’interno dell’occhio allargandosi o restringendosi in base alle fonti luminose presenti nell’ ambiente in cui ci troviamo. Queste strutture vengono considerate “parti visibili”  in quanto benché poste in primo piano, non presentano la caratteristica della trasparenza, come avviene per la cornea.

La cornea è una membrana protettiva altamente sensibile posta nella parte anteriore dell’occhio (forma una calotta semisferica sopra l’iride) e contribuisce con il cristallino a formare il diottro oculare. Il cristallino ha sede dietro all’iride ed è protetto dall’umore acqueo il quale consente alla luce di rifrangere e di proseguire il suo viaggio, attraverso l’umor vitreo,  fino alla retina. Da qui i fotorecettori retinici convertiranno il segnale luminoso in impulso elettrico. Tale impulso verrà poi inviato attraverso le fibre del nervo ottico al cervello ,che elaborerà l’immagine come tutti la conosciamo.

Sport & salute: perché l'attività fisica è così importante?

Avere degli occhi sani significa anche avere un corpo sano, giusto? Ogni cosa nel nostro corpo è connessa, così quando ci prendiamo cura della nostra vista grazie a una dieta sana, ci stiamo inevitabilmente facendo del bene anche al resto del nostro corpo che necessita dei medesimi nutrienti. Lo stesso vale per l’esercizio fisico, che sebbene sia consigliato prevalentemente per le diete e per smaltire i cuscinetti di troppo è un importante aiuto per mantenersi in forma e vivere bene più a lungo. L’attività fisica ha anche un importante impatto nella nostra visione, specialmente con l’esercizio cardiovascolare. E’ stato dimostrato che correre può ridurre il rischio di cataratta e una camminata veloce aiuta a mantenere bassa la pressione intraoculare prevenendo il glaucoma.
Cataratta: correre è un ottimo modo per rimanere in forma e uscire all’ aria aperta. Uno studio condotto nel 2009 da P.Williams ha dimostrato uomini e donne possono ridurre il rischio di sviluppare la cataratta se sono corridori. Correre però non è facile per tutti! Se soffri di dolore alle ginocchia o hai difficoltà nella resistenza non ti preoccupare, potrai sempre optare per una camminata veloce, avrai comunque dei benefici seppur minori della corsa.
Glaucoma: è una delle principali cause di cecità delle persone più anziane. Questa patologia attacca il nervo ottico e può portare in breve tempo alla cecità se non curato tempestivamente. 20 minuti di camminata e lavoro aerobico sono raccomandati per limitare l’insorgere della malattia; sono invece sconsigliati esercizi di forza, come i pesi, perché possono favorire l’aumento della pressione intraoculare. Per quelli che stanno leggendo ma sono troppo giovani per pensare alla cataratta o al glaucoma, correre e camminare rimane un ottimo esercizio per aumentare il benessere e la qualità della tua visione. Uno studio pubblicato nel Journal of Cognitive Neuroscience, afferma che chi spende più energia ha una visione migliore in termini di nitidezza. I ricercatori hanno dimostrato un diverso grado di risposta della corteccia visiva in relazione ad una maggiore o inferiore attività fisica. Se sei un po’pigro o non hai bisogno di perdere peso, fallo per i tuoi occhi, una bella camminata aiuterà anche il tuo umore!

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Un frutto alleato della salute? Ti presentiamo l'avocado!

L’avocado grazie alle sue molteplici proprietà è ad oggi uno dei frutti più consumati a livello mondiale. Divenuto pilastro di molte diete (in particolare vegana e vegetariana) per via del suo alto contenuto di proteine e grassi, rappresenta uno dei migliori rimedi naturali per la prevenzione di varie patologie tra le quali: cancro, diabete, malattie cardiache e alcune patologie oculari come la cataratta e degenerazione maculare. L’avocado è una fonte importante di carotenoidi, in particolar modo di luteina e di zeaxantina che agendo in simbiosi agiscono contro l’invecchiamento delle strutture oculari e attenuano i danni ossidativi causati dai raggi UV. Ma le qualità dell’avocado non si fermano alla dieta! Soffri di occhi gonfi? Affidati ad un composto naturale a base di #avocado e olio di mandorle dolci, grazie alla presenza di aminoacidi, vitamina A ed E, ti aiuterà a sgonfiare le occhiaie.

Qual è il modo giusto per pulire e prendersi cura dei propri occhiali da vista?

Uno degli argomenti che suscita maggior interesse per un portatore di occhiali è sicuramente la modalità di pulizia. Alle volte infatti prendersi cura del proprio occhiale non è un compito così semplice, soprattutto per le lenti spesso bersaglio principale di macchie, impronte digitali e graffi.

Ti sei mai chiesto quale sia il metodo migliore per una corretta manutenzione?

Per evitare i graffi sulle lenti:

-          Usa solo panni in microfibra morbida, gli abiti non sono una valida alternativa.

-          Riponi i tuoi occhiali sempre dentro l’astuccio, saranno protetti da cadute e agenti esterni.

-          Presta attenzione a come appoggi l’occhiale su una superfice piana (tavolo). La parte terminale delle aste deve aderire alla superficie non le lenti.

Per non rovinare i trattamenti:

-          Presta attenzione agli sbalzi termici, un’esposizione a una forte fonte di calore (come lasciare l’occhiale nel cruscotto dell’auto in estate) può rovinare l’antiriflesso.

-          Non usare detergenti troppo aggressivi come saponi o sgrassatori ma solo prodotti espressamente indicati per la pulizia delle lenti oftalmiche.

-          Evita di usare gli occhiali in piscina o al mare, il cloro e il sale potrebbero opacizzare le tue lenti.

Ed infine, per chi ne possiede, prestate attenzione ai nostri amici animali! Spesso dimenticare il proprio occhiale per casa potrebbe risultare “fatale “. E tu come ti prendi cura dei tuoi occhiali?

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Astenopia: quando lo stress è visivo.

Occhi pesanti? Senso di secchezza e sensibilità alla luce? Mal di testa, occhi rossi e occasionalmente visione offuscata o doppia?
Se anche tu, come milioni di italiani, riconosci uno di questi sintomi nel tuo tran tran quotidiano potresti soffrire di astenopia.

 Che cos’è l’astenopia?

L’astenopia è il termine medico per indicare uno stato di stress visivo, specialmente a livello muscolare (intrinseco ed estrinseco) che i nostri occhi avvertono successivamente ad un sovraccarico lavorativo prolungato, come guidare la macchina per un lungo periodo di tempo (specialmente nelle ore notturne), leggere con una scarsa luminosità o senza un presidio correttivo, o dopo un uso eccessivo di pc, tablet o smartphone.

 Quali sono le persone a rischio?

Le persone maggiormente coinvolte sono rappresentate dal gruppo dei terminalisti, seguiti dai lavoratori che rientrano nella categoria dei settori produttivi ad impegno visivo ravvicinato ed infine dalle persone con difetti refrattivi non corretti o corretti in maniera errata.

 Quali sono i sintomi più comuni?

I sintomi più comuni associati all’ astenopia sono :

·         lacrimazione

·         bruciore oculare e senso di corpo estraneo (effetto sabbia)

·         secchezza oculare accompagnata da rossore

·         fotofobia (ipersensibilità alla luce anche in condizioni normali)

·         dolore oculare

·         emicrania (specialmente nell’ area frontale)

·         visione annebbiata o sdoppiata (temporanea)

 Quali sono le cause principali?

Le cause possono essere molteplici, come un difetto visivo non corretto (miopia, ipermetropia, astigmatismo, strabismo), capacità infusionali da parte del sistema visivo insufficienti (difficoltà a mantenere la parola a fuoco), o strettamente legate ad una patologia oculare come le blefariti, le congiuntiviti e nei casi più gravi coinvolgendo la regione retinica con la maculopatia o le retinopatie degenerative.

 Cura e trattamento.

Sebbene l’astenopia possa essere fastidiosa e solo in casi estremi invalidante, nella maggior parte dei casi non presenta un quadro clinico preoccupante e tende a passare naturalmente dopo un buon riposo.Nonostante questo, cambiare le proprie abitudini è importante per prevenire una nuova ricaduta. Durante le tue attività lavorative inserisci delle pause ad intervalli regolari (in particolar modo al pc), regola la tua  postura, la corretta distanza dal monitor (50- 70 cm) ed effettua una ginnastica visiva con movimenti guidati; ridurrai moltissimo i sintomi, aumentando la qualità della visione e del tuo benessere generale.Se comunque dopo queste precauzioni la situazione non migliora sensibilmente, allora prova con:

·         uso di colliri per favorire la lubrificazione della cornea (lacrime artificiali)

·         uso di colliri specifici all’acido ialuronico e aminoacidi in grado di ripristinare i vari strati del film lacrimale

·         migliorare l’illuminazione dell’ambiente o spostare il monitor in una zona più idonea

·         acquistare, su consiglio medico o dell’ottico optometrista, delle lenti speciali con il filtro Blu

·         sottoporsi ad un controllo optometrico da un medico oculista o da un ottico e successivamente, se fosse necessario, da un ortottista.

 

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Un pericolo invisibile: i raggi UV

COSA SONO I RAGGI UV?

I raggi ultravioletti, conosciuti anche come raggi UV, sono radiazioni emesse dal sole. Esse vengono divise in tre bande differenti a seconda della lunghezza d’onda :

UV-A (400-315 nm), UV-B (315-280 nm) e UV-C (280-100 nm).

I più numerosi sono gli UVA che rappresentano circa il 95% di tutti gli UV.

QUALI SONO I DANNI PROVOCATI DAI RAGGI UV?

I danni provocati dai raggi UV possono essere molteplici in base alla zona colpita.

A livello oculare una eccessiva esposizione ,specialmente se prolungata nel tempo,può provocare un’ infiammazione acuta a livello corneale e congiuntivale (cheratite attinica) o accelerare il processo di invecchiamento del cristallino, favorendo la comparsa della cataratta.

I sintomi più comuni sono :

✔️ Lacrimazione

✔️ Dolore

✔️ Gonfiore alle palpebre

✔️ Sensazione di sabbia negli occhi

✔️ Vista annebbiata o ridotta

A livello retinico invece la patologia più grave è rappresentata dalla maculopatia fototraumatica, cioé una lesione della retina che si produce guardando il sole troppo a lungo.Si può manifestare con perdita temporanea o permanente della visione centrale con conseguente alterazione del campo visivo.

Seppur queste sono ancora considerate patologie non comuni si stanno diffondendo molto rapidamente e non vanno sottovalutate,specialmente da chi trascorre molto tempo all’aperto o in condizioni di luce particolari. Le radiazioni ultraviolette infatti non vengono filtrate dall’atmosfera pertanto la loro potenza non viene ridotta dalle nuvole, rappresentando anche in una giornata non particolarmente soleggiata un potenziale pericolo.

TUMORI E RAGGI UV

Come per la pelle anche le strutture oculari se non protette possono andare incontro all’ insorgere di tumori sia di natura benigna (come la pinguecola e lo pterigio al livello congiuntivale )sia maligna (come i melanoma dell’ iride e della coroide).

RAGGI UV E PREVENZIONE DEI DANNI OCULARI

Il miglior metodo di prevenzione per i danni oculari dovuti all’esposizione dei raggi UV è rapprentata dall’uso di occhiali da sole di qualità o di lenti da vista con trattamenti UV.

Consigliamo a tutti , specialmente ai bambini , di abituarsi ad un porto continuato in particolar modo nella stagione estiva.

In seguito una breve guida per scegliere l’occhiale in modo corretto:

✔️ Acquistare gli occhiali da sole soltanto in negozi di ottica di fiducia che rilasciano la certificazione di categoria delle lenti.

✔️ Diffidare di venditori ambulanti o delle bancarelle se gli occhiali non presentano il marchio CEE

✔️ Scegliere sempre lenti di qualità , e per particolari esigenze come in caso di guida prolungata ,richiedere un occhiale con lenti polarizzate.

✔️ Seguire le indicazione dell’ottico optometrista per scegliere il corretto colore delle lenti anche in base al proprio difetto refrattivo ( marroni per miopia ,verdi per ipermetropia )

✔️ Valutare la possibilità di acquistare un occhiale con lenti fotocromatiche o con trattamento UV per neutralizzare i raggi UV e i danni recati dalla Luce Blu per tutto l’arco della giornata

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Chirurgia refrattiva, parola all’esperto: intervista al dott. Loris Catania.

Oggi abbiamo incontrato il Dottor Loris Catania, Oculista nella provincia di Treviso, per scoprire alcune curiosità sulla chirurgia refrattiva e per discutere sulla compatibilità della stessa con l’uso più comune degli occhiali da vista.

· Per quali difetti visivi può essere applicata la Chirurgia laser?

Tale chirurgia, da molti anni è usata per eliminare difetti visivi come miopia, astigmatismo e ipermetropia.

 

· Crede che la chirurgia laser possa andare in contrasto con l’attività dell’ottico di proporre l’occhiale come sistema principale per la correzione di tali ametropie?

Solo in apparenza è in antitesi con l’attività dell’Ottico. Certo, servirebbe per evitare l’uso degli occhiali, ma leggendo il consenso informato riguardante tali interventi, si evince che comunque anche dopo chirurgia refrattiva un occhiale può essere necessario o almeno utile, per una presbiopia già presente o acquisita o anche solo da “riposo” o per perfezionare la visione da lontano. Se da  9 diottrie di miopia si passa ad averne solo 1 o  2 cambia la vita ma un occhiale sarà ancora se non necessario, utile.

·  Che interventi vengono eseguiti tramite l’uso del laser ? 

Gli interventi che si eseguono sono : la classica PRK ( cheratectomia Fotorefrattiva) con laser a eccimeri, la  LASIK ( laser in situ cheratomileusi ) con l’uso del femtolaser + laser a eccimeri, e più di recente la SMILE.

· Benché il laser sia diventato, specialmente negli ultimi anni, una valida terapia per correggere i vari difetti visivi ha radici lontane in quanto le prime operazioni sono state effettuate negli anni 90. Ci può spiegare l’evoluzione che ha subito questa tecnica?

Negli anni ’90 con l’avvento del laser a eccimeri ci fu un “boom” della chirurgia laser per lo meno per la correzione della miopia con o senza astigmatismo; in effetti i risultati erano  buoni, pur con software ancora un po’ grossolani e con qualche effetto collaterale successivo come dolore per uno-due giorni, secchezza oculare, visione di aloni o cerchi luminosi specie di sera. Ebbero quindi successo sia la PRK (semplice applicazione di laser a eccimeri) che la LASIK, utilizzata oltre che per la miopia anche per l’ipermetropia, che comportava peraltro, prima dell’ applicazione degli eccimeri, una manovra con uno strumento tagliente (microcheratomo).Negli anni 2000 la tecnologia di questi interventi è migliorata, con laser meno invasivi, software più raffinati e l’avvento del femtolaser che nella LASIK ha sostituito il microcheratomo. Gli effetti collaterali glare, aloni, dolori post-operatori ecc si sono pressoché annullati.

· Oltre a un miglioramento del recupero post-intervento sono presenti anche dei passi avanti a livello di percentuale di correzione del difetto?

I risultati refrattivi, perfettamente prevedibili dopo gli esami preliminari, sono ottimali pressoché nel 100% dei casi

·  Nonostante i miglioramenti tecnologici e la qualità della visione post-intervento, da dati statistici risulta però una flessione dell’interesse mostrato dai pazienti che ad oggi sembrano preferire l’uso dell’occhiale. Come spiega questo dato?

La crisi economica che dura dal 2008 e non è per niente esaurita, fa si che ci si pensi un po’ prima di effettuare una spesa pur non altissima per un intervento laser, ma ciò spiega solo in parte questo ridotto interesse,  pensiamo a come fioriscono le attività di estetista o di medicina e chirurgia estetica…

·  A cosa è imputabile quindi?

C’è forse paura o diffidenza perché la stampa ha riferito di casi con cattivo esito. Trattasi però di casi isolati, non recenti, dove controindicazioni esistenti sono state ignorate o casi con effetti collaterali minimi esagerati dal paziente o risultati buoni ma inferiori  ad aspettative esagerate del paziente che voleva una supervisione. C’è inoltre una nuova filosofia per cui di fronte a un intervento laser non proprio indispensabile si preferisce non “ subire”, non “ essere toccati “

·  Precedentemente ci ha accennato di una nuova tecnica detta SMILE. Ce ne può parlare?

 Da non molto tempo per la correzione della miopia si esegue anche un nuovo tipo di intervento, la SMILE, che utilizza solo il laser a Femtosecondi; questa tecnica, in teoria migliore perché risparmia gli strati anteriori della cornea, ma presenta un “passaggio” manuale non sempre facile o esente da complicazioni.

· Le altre tecniche invece cosa possono garantire al paziente che decide di sottoporsi all’ intervento Laser?

Le tecniche PRK e LASIK sono pressoché  esenti da rischio di complicanze, hanno risultati prevedibili e sono sempre efficaci. Si eseguono in anestesia topica ,solo collirio anestetico, durano pochi minuti e si torna a casa dopo mezz’ora.

· Come porrebbe fine al “dubbio amletico” di un paziente che deve decidere tra occhiale e la terapia laser?

Concludendo: l’importante è” vedere bene”, che sia con occhiali, lenti a contatto o dopo chirurgia refrattiva laser che, si ribadisce dà risultati ottimali e prevedibili, pur, come già detto, non escludendo l’uso di un occhiale per un ulteriore perfezionamento.

 

Perchè i miei occhi sono cosi secchi?

L‘occhio secco è una patologia oculare che consiste in un’alterazione qualitativa e quantitativa del film lacrimale. Se hai la sindrome dell'occhio secco, i tuoi occhi non produrranno abbastanza lacrime e non riuscirai a mantenere un livello normale di lubrificazione. Spesso sottovalutiamo questa sindrome e senza recarci dal medico ci affidiamo a colliri o a soluzioni fai da te.

I sintomi più comuni che riscontrerai se hai l’occhio secco:

• sensazione di corpo estraneo

• bruciore

• vista annebbiata

•dolore

• arrossamento

Leggere estesamente, lavorare al computer o passare lunghe ore in un ambiente secco può aggravare ulteriormente la tua situazione. Con sindrome dell'occhio secco, i tuoi occhi potrebbero anche essere soggetti a infezioni batteriche o ad ulcere corneali.


Qual è la causa della sindrome dell'occhio secco?

La causa della sindrome dell’occhio secco è un’alterazione di uno o più strati che formano il film lacrimale.

 

Chi è a rischio per la sindrome dell'occhio secco?

La sindrome dell'occhio secco è più comune nelle persone sopra i  50 anni di età. A livello statistico le donne sono più colpite ma la condizione si verifica anche negli uomini. Le donne in gravidanza, in terapia ormonale sostitutiva o in menopausa sono più colpite. Le seguenti condizioni di base possono anche favorirne l’incidenza:

• allergie croniche

• malattia della tiroide

• lupus, artrite reumatoide e altri disturbi del sistema immunitario

• cheratiti ed alterazioni anatomiche delle palpebre

• carenza di vitamina A, che è improbabile se si ottiene una nutrizione sufficiente

Come viene diagnosticata la sindrome dell'occhio secco?

Il test più usato per diagnosticare questa patologia è test di Schirmer

Come viene trattata la sindrome dell'occhio secco?

·         Lacrime artificiali

·         Farmaci (ciclosporina)

·         Integratori di acidi grassi essenziali come gli Omega-3

·         Chirurgia

La sindrome dell'occhio secco di solito non influisce in modo permanente sulla vista. Prediligi una dieta ricca di verdura, frutta e pesce. Per la lubrificazione scegli solo colliri e umettanti specifici. Gli integratori oculari sono consigliati, ti aiuteranno a ripristinare gli strati del tuo film lacrimale e ad aumentare il livello qualitativo delle tue lacrime.

 

Consigli per un veloce ed efficace adattamento alle lenti progressive

Le lenti multifocali o progressive sono caratterizzate da 3 diverse zone di visione: lontana, intermedia e vicina e rappresentano oggi la miglior soluzione per chi vuole correggere a 360 gradi il proprio problema visivo. Le lenti progressive di buona qualità devono rispettare alcuni parametri fondamentali di costruzione e nonostante quest’ultime garantiscano risultati eccellenti in base al grado di personalizzazione, per certi portatori è comunque necessario un breve periodo di adattamento.

Se sei un portatore di lenti progressive per ottenere il massimo dalle tue lenti dovrai tener conto dei seguenti fattori:

-          Ricevere assistenza e consulenza specializzata da parte di un ottico.

La consulenza da parte di uno specialista è fondamentale per garantirti la corretta visione. Ogni individuo è unico cosi come lo sono i tuoi occhi e la tua vista. Diffida di soluzioni fai da te, il lavoro dell’ottico è correlato ad altissimi standard qualitativi che si possono raggiungere solo grazie ad una attrezzatura all’avanguardia.

La personalizzazione della lente avviene analizzando parametri tecnico-oggettivi ( distanza interpupillare, altezza di montaggio, ecc…) e soggettivi dove in base alle tue attitudini, lavoro e stile di vita, verranno consigliate le lenti migliori.

Anche la tua postura e la conformazione fisica del viso risultano essere parametri di valutazione importanti in quanto vanno ad incidere sulla costruzione delle lenti più sofisticate che richiedono, a differenza delle altre, misurazioni ulteriori.

-          Scegliere un medico oculista o un ottico specializzato per effettuare il controllo optometrico della vista.

Sembrerà banale ma la corretta prescrizione delle lenti è il parametro fondamentale per una visione corretta e rilassata. Spesso prescrizioni non precise, magari sovra corrette o non bilanciate sono le maggiori responsabili della mancanza di adattamento alle lenti progressive. Scegli quindi sempre persone qualificate per la prescrizione delle tue lenti e diffida di controlli veloci e superficiali.

-          La motivazione nel porto delle lenti progressive è un fattore determinante per abituarsi in fretta all’uso delle tue nuove lenti.

Un portatore non motivato riscontrerà molte più difficoltà e risulterà poco collaborativo a seguire i consigli dell’ottico.

-          Il tempo di adattamento di ogni portatore è diverso.

Non preoccuparti se per i primi giorni con il tuo nuovo occhiale progressivo la visione ti sembra ancora un po’difficoltosa mentre per il tuo vicino di casa è stata pressoché immediata: ogni portatore è diverso e necessita di tempi di adattamento differenti. La velocità ad adattarsi al nuovo occhiale è influenzata anche da fattori come la gradazione delle lenti prescritte. Se hai una gradazione leggera per lontano sarà più facile abituarti alle lenti progressive, cosa che sarà più difficoltosa se nella prescrizione sono presenti elevati astigmatismi o valori di sfera vicino alle 3 diottrie.

-          Il nostro sistema visivo necessita di un periodo di adattamento.

Nonostante la costante evoluzione della tecnologia con la quale sono costruite le lenti per chi le indossa per la prima volta è necessario che l ‘occhio e il cervello si adattino ad una visione diversa, specialmente quando sono coinvolti molti poteri refrattivi diversi. Il classico esempio, ma anche quello dove i portatori inizialmente hanno più difficoltà, è nell’affrontare la salita di una scala. Salendo le scale infatti chi indossa gli occhiali guarderà attraverso la parte inferiore delle lenti progressive. Tuttavia, quella parte della lente è regolata su una distanza di lettura di circa 40 cm. Le scale, naturalmente, sono più lontane e quindi fuori fuoco. Fortunatamente il nostro sistema visivo risolverà in fretta a questa condizione modificando leggermente l’inclinazione della testa verso il basso favorendo quindi la visione attraverso la zona intermedia della lente.

Gli effetti prima di abituarsi alle lenti progressive

-          Visione sfuocata e piccole distorsioni nelle zone laterali delle lenti.

-          Maggior movimento della testa, in particolare quanto siamo interessati alla visione da vicino, poiché il campo visivo da vicino si trova nella parte più bassa delle lenti.

-          Non immediatezza nel trovare la zona desiderata per una corretta messa a fuoco.

Questi problemi di adattamento sono comuni e diminuiscono nell’arco di poco tempo, ma per farlo più velocemente è necessario indossare le nuove lenti tutti i giorni sin dall'inizio e possibilmente per tutto il giorno. Segui i consigli della nostra breve guida e indosserai le tue nuove lenti progressive fino al punto di dimenticarti completamente di portare gli occhiali!